lunedì 19 gennaio 2015

L'haiku del lunedì (17) - Il ritorno, il respiro e l'ombra della morte



Torno a scrivere, inaspettatamente, guarita dal blocco del creativo e dell'emozione.
Capace di sentire, incapace di elaborare... divorata dal dubbio, dalle distrazioni, dall'inadeguatezza durante dei giorni apparentemente primaverili ma aspramente invernali...
Oggi ha fatto davvero freddo... un freddo estraneo, non di quelli che ti penetra le ossa, non la solita umidità.
Mi si sono congelate le dita senza che potessi accorgermene, oggi è tornata la mia musa senza la quale non sono capace di nulla...



Questo dono mi aveva fatto cenno di voler tornare proprio qualche giorno fa quando, guardando dalla finestra del bagno, mi nacquero in bocca questi versi...
Come se fossi da anni rinchiusa in pochissimi metri quadrati bramavo la libertà.
Da cosa?
Dai miei limiti, dalle mie paure, dalle mie ansie, dalla mia etica inapplicabile agli altri e dall'inseguire costantemente un'obbiettivo effimero e con tante, troppe variabili a comprometterne la riuscita...

liberarmi dal controllo...
 
Avete mai guardato intensamente un paesaggio?
Si ha la sensazione che lo sguardo voglia andare fin troppo oltre portando con se i bulbi oculari, quasi a volersi staccare dal corpo per divenire un'indefinita essenza pronta a spiccare il volo ed elevarsi laddóve, probabilmente, mai arriveremo.

Ecco, con questa precisa sensazione è nato ciò che segue:

S'appanna il respiro
neve di rosa antico
in un soffio di tempo


Ora però, come atto voluto e dovuto, devo condividere versi degni d'esser considerati haiku...
Come sempre mi affido a Basho e alle meravigliose immagini evocate con una naturalezza e una dolcezza devastante.

"Fuyu no hiya
bajoo ni kooru
kagebooshi"

"Giorno d’inverno.
Ed è un’ombra, in un brivido,
sul mio cavallo."

Quest'haiku è davvero inquietante nonostante l'immagine quasi eterea che mi comunica.
Interpreto l'inverno e l'ombra come la morte e l'indole di una stagione che, seppur cinica e crudele, porta a nuova vita... ma come sempre le interpretazioni possono essere infinite!
Attendo con ansia le vostre!!!

Il blog mi è mancato moltissimo ma non volevo sporcare queste pagine (anche se virtuali) di pensieri approssimativi e scarni.
Ho preferito attendere che ci fosse qualcosa da dire, se poi sia bello o meno non spetta a me dirlo e forse non voglio nemmeno saperlo!

A presto!!!
(per restare in tema, in giapponese si direbbe "mata ne" oppure "ja ne")

Nessun commento:

Posta un commento