lunedì 24 novembre 2014

L'haiku del lunedì (16) - La mia prima volta...









Eccolo qui, dopo svariati incoraggiamenti esterni, il mio primo haiku.
Scritto di getto alla vista di un tramonto, inebriata dal profumo di clementine, riflettendo su come anche nella vita i colori che cogliamo possano essere l'opposto di quel che ai nostri occhi viene mostrato.

Conobbi di vista una persona di uno splendido azzurro, la vicinanza la tramuto in un cupo e imprevedibile nero che cela il suo vero io.


Conobbi una persona nera che malcelava un meraviglioso color melograno, ne conobbi un'altra vestita d'ambra che nascondeva un passato blu come la notte ma conservava il suo radioso sorriso, un'altra ancora di un soffice rosa confetto ma dal carattere scarlatto e un'ultima che mi accecò con il suo prorompente arcobaleno.

Non saprei dire di che colore io sia, mi piacerebbe saperlo...

Per risollevare le sorti di questo post condivido un haiku di certo molto più ispirato e bello del mio (chiedo venia) firmato Matsuo Basho.
Questo componimento mi ha fatta riflettere e mi ha ricordato l'importanza del saper camminare da soli.

Qualche mese fa cercai, senza trovarle, risposte negli altri... quando ovviamente ne ero l'unica custode.

In mezzo a tanti, siamo comunque un filo d'erba...

Per questa strada
non scorgesi un’anima.
Sera d’autunno.

Kono michi ya
aruku hito nashi ni
aki no kure

松尾 芭蕉
Matsuo Basho

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