Le piccole poesie giapponesi che (dovrebbero) rendere più dolce l'inizio della settimana.
Quello di oggi crea in me un senso di sospensione, di attesa, di amarezza.
Si parla di primavera ma personalmente rivedo in queste parole l'estate appena trascorsa.
Inconsistente, umida, fredda, persa, fugace appunto... un po' come me.
Leggendolo vedo un tramonto, il lago Biwa sullo sfondo, le mie mani che tengono un po' meno saldamente quelle di una figura dai contorni sfuocati ma estremamente simili ai miei... è forse tempo di andare?
A volte è necessario.
A differenza di chi scrive non la rimpiango, l'estate; la ringrazio.
D'ora in poi si può solo risalire _/|\_
Ho rimpianto
con gli amici di Omi
la fugace primavera.
Matsuo Basho (1644 – 1694)
Biwa lake
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