giovedì 24 aprile 2014

Cose da addetti ai lavori (vocali)...

Mettiamo il caso che vi si allaghi il bagno... rompa la lavatrice... sfondi il tetto... etc etc etc... quello che fareste è chiamare un professionista? giusto?
Pretendereste, giustamente, di pagare (possibilmente poco) un servizio impeccabile, eseguito con maniacale precisione, passione e con gentilezza.

Ecco; questo principio NON può essere applicato all'arte...

Mi spiego meglio; avendo una band, essendo una cantante, capita che post concerto qualcuno mi si avvicini e la 2/3 domanda che mi viene posta è:" ma tu hai studiato vero??" e la mia risposta è:"ho studiato qui, lì etc etc etc (non la tiro lunga perché comunque non frega a nessuno)"... a tutto ciò in genere segue un "ah ecco!!! mi pareva strano" ... e a condire l'affermazione si aggiunge un'espressione (facciale) di "delusione" misto al "ah ahhhhh, lo dicevo io!"...

ora... la cosa mi fa alquanto arrabbiare...


Voglio spiegarvi una cosa... prendere lezioni di canto NON significa necessariamente che dalla prima lezione in poi diventi un usignolo... (a volte nemmeno dopo la centomillesima)... una lezione di canto ti da un'idea delle forze in gioco, di quello che fai "con naturalezza" di solito, ti da nomi, nozioni, sistema le piccole cose...

Per intenderci... se entri Jovanotti (che è notoriamente stonato), non esci Bocelli (che a me non piace...)...

C'è un ENORME mole lavoro che si fa DA SOLI, con la volontà, con la precisione, con la dedizione di un amore profondo...
se non è così non si canta a lungo...

Non abbiamo tasti da pigiare, non vediamo le nostre corde... ci basiamo su sensazioni, orecchio ed emozioni... Ci impegnamo ogni ora di ogni giorno ad ascoltare noi stessi e gli altri, per capirci e conoscerci e far SUONARE il nostro corpo al meglio... imparando anche a controllare quella stessa emozione che si trasforma in energia e musica...
Quindi, per favore... non sminuite il talento insito nelle persone solo perchè hanno scelto di capire quello che, già naturalmente, gli apparteneva...
Non sminuite le ore passate a cantare e ricantare la stessa canzone, quelle passate ad analizzare la postura e la respirazione, quelle passate a cercare le risonanze più utili etc etc etc...

Davvero, è svilente, per chi studia se stesso da una vita cedere, anche solo ideologicamente, il merito a un'ora di lezione alla settimana...

N.B. Essendo anche un'insegnante (seppur da poco), voglio sottolineare che essere un vero maestro di canto è difficilissimo.
Come detto sopra, la voce è uno strumento immateriale, intangibile, etereo, quasi spirituale... quindi l'arduo compito dell'insegnante è poter "aiutare" l'allievo nel riconoscere l'errore e correggerlo ma ancor prima occorre calcarsi nei suoi panni, nei suoi muscoli, nella sua articolazione, nella sua risonanza e capire dove sta quell'errore... 

Quindi impariamo a portare rispetto e non dare per scontato cose che non lo sono affatto... scusate l'odierna vena polemica... 


sempre con mooooooolto affetto... Tam

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